mercoledì 27 febbraio 2008

Rockwool e Rochenroll!


...Letto su un sito inglese:
all'atto pratico, la lana di roccia ha le stesse proprietà delle schiume a cellule aperte (piramidali et consimili). Solo che fa male a respirarla.

Stesso sito:
il sottofondo per pavimenti usato in edilizia, del tipo spugnoso da 2-3 mm., è perfetto per "rivestire" la lana di roccia evitandone lo spolverio. Perfetto perché ha una struttura porosa simile a quella della melammide, appunto.

Ergo (almeno per chi di piccioli non ne abbia un gran disporre) che i due materiali, ad un prezzo 20 volte inferiore, valgano il piramidale...
Poi che c'entra, per politica, avessi le tasche piene, comprerei piramidale rosso!

col gruppo li abbiamo usati per la nostra sala prove, e mi paiono pure di molto bellini insieme! Ne vien fuori una pannellino a rilievo morbido, dalla resa tipo finto pelle, lucido e davveeeero figherrimo. L'ho appiccicato al muro (di cartongesso, altro materiale povero ma invece dalle ottime proprietà) con delle tavole di legno, poi sigillate con silicone. Alla faccia di AURALEX (o come si chiama, per quanto nel sito ci siano ottime indicazioni su come disporre i pannelli e la percentuale rispetto alla superficie) e compagnia!

metodo 120, al solito...

martedì 19 febbraio 2008

Metodo 120

("Più veloce e affamato di un cane secco, veloce e affamato!" 2008 - foto, per gentile cortesia dell'autore)






Al tempo della costruzione della nuova sala prove optammo per il cartongesso come rivestimento delle pareti, intraponendo Lana di roccia, per isolare. Comprai il telaio, parlando nel retromagazzino con un addetto che a stento capiva la differenza tra metri quadrati e metri cubi.

Come me, quindi. Tornai a casa coi montanti che uscivano 50 cm dai finestrini, rischiando di falciare qualche vecchia passeggiatrice o di farmi malmenare da qualche polizio col manganello.
Li montammo con gli altri del gruppo in 2 serate caldissime. Venne benaccio, ma montate le pareti ci interrogavamo inutilmente su come mettere il tappo. Allora chiamai un professionista, ma visto il resto prima mi disse di richiamarlo, poi si diede alla macchia. Finimmo il lavoro alla bisogna, controllando nelle settimane successive che il solaio sopra le nostre capoccie non presentasse segni di cedimento. Oppure badando di lasciare le vie di fuga libere in caso di schianto improvviso... Io sono dell'idea che la sala prove comune debba essere un posto orribondo, da starci il meno possibile. Furbo, no?

Solo mesi dopo Marco scoprì in un cantiere che il cartongesso deve essere tirato su coi montanti a distanza di 60 cm. Noi lo avevamo coi montanti a 120. Benedetti gli addetti di magazzino coi blocchi bianchi e le penne con scritto Termoidraulica Mazzini Snc.

In ogni caso, l'abbiamo montato nella metà del tempo e speso la metà di euri per i montanti. Le nostre pareti sono un tantino elastiche, ma reggono alla grande. Marco raccontava: "quando ho visto 'sti poracci che montavano fitti fitti tutto 'sto metallo, le risate...poracci!".

Il Metodo 120 è questo: o metà del tempo o il doppio del risultato. O tutti e due. 60 Bpm è l'orologio, una sega di canzone. A 120 il tempo va al doppio della velocità del "tempo" ed è una canzone bella presta.

E ogni tanto, in caso di dubbi, ce lo chiediamo, come si fa? Metodo 120, la risposta. Sempre meglio del Metodo 90.

venerdì 15 febbraio 2008

A Vs. B (Potere dei 5 minuti)


("Pudell", ...fatevi una ricerca, ne val la pena, un rocker travestito da animale fa cool, ma farsi la campagna elettorale negli usa così è molto più rock!)







Piccolo assioma da tenere in mente quando si è indecisi tra due take, o tra due settaggi eq, ecc. (ma potrebbe valere per molte altre decisioni generali, nella vita).

Quando non si riesce a cogliere la differenza tra due cose, tra A o B... vuol dire che c'è poca differenza.

Quindi, avanti, 5 minuti a decidere e poche seghe. Nel missaggio però, purtroppo, (ma potrebbe valere per molte altre decisioni generali, nella vita), scegliere tra A o B, influirà su quel che viene dopo. E qui purtroppo son Ca*zi amari. Chi sa prevedere cosa succede ai suoni C o D al momento di scegliere tra due all'apparenza simili A o B è un privilegiato.

Ma tranqui gli altri. I suoni cambiano combinandosi in maniera quasi imprevedibile, quindi non è il caso di stranirsi, meglio costruire il mix con una direzione in testa di genere, ma senza troppe costrizioni o stress tecnici.

La buona novella è che quindi è inutile pensare a preset miracolosi o conoscenze matematiche riferite allo spicciolo take, alla equalizzazione del tom, al piazzamento dei mic. Meglio godere dell'ignoranza, quando non si può godere della conoscenza.

mercoledì 13 febbraio 2008

Successful recording


(a dx, il Finalizer della Scottex)

Alla fine, dopo tanto peregrinar per forum, dopo tanto ascoltar musici più esperti, mi ero fatto un'idea precisa su cosa conti per vincere nella registrazione, su quello che Renzo Rossi noiosamente inquadrerebbe come "successful recording".


COSA CONTA (notare come il 90% delle cose è possibile comprarselo, il resto studiarlo)

Una scheda pro
un mic pro
un preampli pro
conoscere la fase
i preset giusti dei compressori
i preset giusti degli eq
i preset giusti ma customizzati ad arte dei compressori
i preset giusti ma customizzati ad arte degli eq
outboard vintage
mastering al nautilus con Baglio se fai pop, o con Giussani se fai rock
webmastering allo Sterling
andare in studio direttamente

Poi una sera, comprato un gingillo (un preampli, appunto) mi son messo a registrare a sc**zo una cover dei pumpkins... 4 o 5 tracce, voce, cori ed acustica, tutto finito in un oretta.
La registrazione è abbastanza cacosa, ho sbagliato alcuni collegamenti, quindi fruscia abbastanza. Ma suona troppo bene.... cioè, a freddo dici che ci sono mille errorini, oppure che non ha un c**zo di più delle registrazioni precedenti, ma a caldo, a impressione è... calda appunto. Eppure non ci sono plugin finto analogici, ne chissaché di outboard, ecc.


Da qui la mia
nuova lista ragionata di COSA CONTA


- Un set up tecnologico e ambientale che riconosco come valido (ovvero avere la percezione di essere contornati da buoni gingilli, poi che siano valvole, plugin, nastri, insonorizzazione, strumenti da 2000 euro, tappeti colorati, incenso, sfondi desktop, vino o pastiglie.... conta tutto allo stesso modo)

- Non guardare il monitor mentre si registra o mentre si riascolta (noterete come l'appeal analogico tornerà impetuosamente al vostro palato: la musica si ascolta, basta visione mattonifica)

- Aver bisogno e fame di registrare, di dire, di suonare

- Farlo più in fretta possibile, senza tornare indietro (anche questo analogizza più dei plugin)

martedì 12 febbraio 2008

Produttoris causae

(a dx, "Vena mancata", noto ai più come "Se non hai vinto Ritenta!" 2007, versamento su braccio. Per gentile cortesia dell'autore)

Aaah, quante belle trasferte, produttoris causa! Quanti bei pacchetti con letterine ben studiate a tergo. Quanti autodafè introduttivi: "certo dovremmo ri-registrare meio, non faccia caso alla voce, la chitarra è sicuramente da rivedere, vada oltre l'approssimazione tecnica...." E giù questi a rigirare il coltello, certo che ne avevan facile gioco e scherno nel dimostrare il loro mestiere: "Bè ragazzi, tralasciamo il lato tecnico della registrazione... eccerto che la voce è troppo sopra le righe, non scoraggiatevi ma c'è da lavorare tanto...".

E noi giù ad appuntarci tutto, facendo un bel file di garbati no grazie, con tanto di spiegazioni: voce stonata, base poco incisiva, testi troppo complicati e quindi poco musicali.
Ulteriori osservazioni a seguire: voce impersonale, base troppo incisiva, testi troppo musicali e quindi con poco senso.

Successe nel frattempo di essere selezionati per Italia Wave e di vincere un premio per un testo. Ah, e qualche buona recensione del demo. Ma soprattutto di capire una cosa: il contesto è l'evidenza.
Quindi, a c***o dritto il nostro nuovo (nella copertina) demo lo porgevamo con delle etichettine fluò ("Vincitori del Bla bla...", o la frasetta presa pari-pari dalla recensione di Rockit, ovviamente nel passaggio in cui [più o meno] si grida al miracolo), allora, apriti cielo, vedevi che serravano le palpebre e si bevevano come magico fluido il nostro nuovo verbo. Qualcuno asseriva pure col capo :"Sì, sii...". Della serie: faremo pure schifo, ma siamo artisti, se non vi piace è affarvostro.

Understand? Chiedevamo umilmente lumi, e pioveva cloaca. Ce ne stavamo pasciuti sulle nostre, e li vedevi che si interrogavano sul se c'eravamo o ce facevamo.

La cosa più bella, man mano che l'industria discografica andava perdendo calcinacci, man mano che in vari modi cominciavamo a riscuoter commenti che ci inquadravano almeno nella sfera della decenza (sul quale c'eravamo appollaiati con l'etichette fluò), man mano che il nostro comporre cominciava a fluire liscio, cominciammo a capire che se i pezzi valevano, andavano modificati, ecc. era cosa nostra, in primis. Poi veniva il resto. Le pastoie del "può andare Maestro?" , quelle davvero eran divenute cosa lontana, nel tempo.

Terapia di gruppo

Marco e Michè debbono scegliere i vestiti per un servizio fotografico.

marco scrive:

dobbiamo provocare !

michele scrive:

siii!

marco scrive:

la migliore difesa è l'attacco !

michele scrive:

esatto fratello!

marco scrive:

gimme five !

michele scrive:

potrei sputarti in un occhio!

marco scrive:

certamente!

michele scrive:

anzi: vaffanculo!

marco scrive:

potrei pisciarti su un piede

michele scrive:

si!!

michele scrive:

potrei rigarti la Multipla!

marco scrive:

fare la barba, o lasciare la barba ...questo è il problema !

michele scrive:

eh eeh... siamo in zona boyband allora!

marco scrive:

frocetto che non sei altro

michele scrive:

io me metto il fondotinta come Berlusconi!!!

michele scrive:

una vera offesa

marco scrive:

scherzavo !!! barba! barba !!!!

marco scrive:

si i trucchi !!! bellooooo

marco scrive:

mascara .. rossetto

michele scrive:

sarò il robert smith de noantre

michele scrive:

il rimmell di robert, il mascara di Silvio... cocktail esplosivo!

michele scrive:

pensavo anche a una depilatina alle cosce!

michele scrive:

non so... tu come mi vedi in fuseaux....

marco scrive:

peggio di cosi ....

michele scrive:

ma perché??

michele scrive:

ce l'ho dell'adidas i fuseaux... mica cazzi!

michele scrive:

spero di fare in tempo con le mesc!

michele scrive:

meshes

marco scrive:

sei proprio frocio !

michele scrive:

e allora?

marco scrive:

fai bene

marco scrive:

gridalo al mondo !!!! IOOOOO SOOOOOOOO FROGIOOOOOO

michele scrive:

e allora basta con le offese... sono un animo sensibile!

michele scrive:

lo sappiamo comunque Marco!

marco scrive:

considera che è il caldo !
michele scrive:
vestete de nero... usa il tuo stile che va bene! YO fratello...